“Io ricordo personalmente un ragazzo massacrato a sprangate per un’idea”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, difende la manifestazione di estrema destra in memoria del giovane neofascista Sergio Ramelli, morto a Milano il 29 aprile 1975, a 18 anni, dopo essere stato aggredito 48 giorni prima da un gruppo di persone armate di chiavi inglesi. “La violenza non è mai la soluzione, da qualunque parte arrivi, per risolvere problemi o divergenze di idee. Mi auguro che tutto venga fatto nel rispetto della legge. Penso che nessuno si offenda se viene ricordato uno studente massacrato a sprangate perché aveva un’idea diversa rispetto a quella di qualcun altro”, ha proseguito Salvini.
Manifestazione per Ramelli a Milano, Salvini: “Un giovane massacrato per un’idea”
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