IN AGGIORNAMENTO – Giorgia Meloni espone la manovra in conferenza stampa, dopo l’approvazione in Cdm. “Sono molto soddisfatta del lavoro fatto” ha esordito la premier, dicendo che l’approccio è stato come per un “bilancio familiare”.
“Come promesso la voce maggiore di spesa riguarda il tema del caro-bollette. Al caro energia destiniamo 21 miliardi di euro” su 35 complessivi previsti in manovra, spiega Meloni. “Abbiamo scritto questa legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico, ma fa scelte politiche. In appena un mese questo governo ha scritto una manovra che racconta una visione politica” ha detto Meloni.
“Questa manovra è figlia di scelte politiche, abbiamo deciso quali fossero le priorità. La considero una manovra coraggiosa e coerente con gli impegni presi con il popolo, è una manovra che scommette sul futuro, che cuba complessivamente 35 miliardi di euro, con priorità la crescita e la giustizia sociale” dice ancora la premier.
Il reddito di cittadinanza
Scompare il reddito di cittadinanza dal 2024 per chi è in grado di lavorare, spiega Meloni. “Manteniamo gli impegni sul reddito di cittadinanza. Avremmo avuto bisogno di più tempo per fare una riforma complessiva di questa materia, che però faremo” spiega. “Fedeli ai nostri principi” in materia di reddito di cittadinanza “tuteliamo chi non può lavorare, e aggiungiamo le donne in gravidanza, ma per gli altri viene abolito alla fine del 2023. Abbiamo preso questa decisione perché ci siamo dati un periodo transitorio per accompagnare le nostre scelte”.
Tre tasse piatte
Nella legge di bilancio è stata data “molta attenzione al tessuto produttivo, alle imprese, all’incentivo al lavoro. Ci sono tre tasse piatte”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa. C’è la tassa piatta “sui redditi incrementali alle partite Iva che hanno una tassa piatta del 15% sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40 mila euro, il che dimostra che si tratta di una misura rivolta al ceto medio, che non favorisce i ricchi e riconosce i sacrifici di chi lavora”. C’è poi “l’aumento della flat tax a 85mila euro” per le partite Iva e “l’introduzione della tassa piatta al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro contro il 10% previsto attualmente”.
Le pensioni
“Rivaluteremo tutte le pensioni, e quelle minime saranno rivalutate del 120%. L’aumento maggiore lo avranno quelle più basse, e man mano che la pensione aumenta l’aumento diminuisce. Per le pensioni superiori ai 5mila euro fermiamo l’indicizzazione al 35%. E’ la scelta che abbiamo fatto e ce ne assumiamo la responsabilità” dice Meloni.
Il ricordo di Roberto Maroni
In chiusura del suo intervento la premier Giorgia Meloni ha ricordato Roberto Maroni, scomparso oggi, 22 novembre, a 67 anni. I due sono stati ministri dello stesso governo Berlusconi. “E’ una delle persone più capaci che abbia mai conosciuto” ha detto ancora Meloni.