Mazzette per ottenere autorizzazioni per allestire giostre senza effettuate le necessarie verifiche di sicurezza. Per questo 36 persone sono state indagate e 7 sono state colpite da misure cautelari, una finendo in carcere. Quasi 1100 i sequestri in 88 province a carico di circa 700 operatori del settore.
L’indagine è partita nel marzo 2018 dopo che una tredicenne a Legnano (MI) nel novembre precedente era caduta da una giostra per un malfunzionamento procurandosi delle lesioni. È il sindaco del Comune di Borgo d’Ale, nel vercellese, estraneo ai fatti, il primo a notare alcune gravi anomalie rispetto alle procedure, previste dalla legge, per il rilascio delle certificazioni. Sono così scattate le verifiche dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore di Vercelli Davide Pretti.
È emerso che tra il 2016 e il 2018 il comandante della polizia locale del comune del vercellese in cambio di tangenti avrebbe rilasciato oltre mille codici identificativi per giostre per spettacoli itineranti, senza che venissero effettuate i controlli prescritti. Nessuna commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo sarebbe mai stata convocata, così come non risulta effettuato l’accertamento sulle condizioni di funzionamento. Intermediari, per lo più professionisti dell’area tecnica, iscritti nel registro degli indagati, in contatto con i proprietari delle attrazioni, avrebbero indirizzato verso il Comune di Borgo d’Ale le richieste provenienti da ogni parte d’Italia, in virtù della possibilità, prevista dalla normativa, di poter individuare libera mente il luogo e quindi l’amministrazione comunale dove sottoporre a controllo e registrazione le giostre.
Nel corso delle indagini, in accordo con i carabinieri, il sindaco di Borgo d’Ale ha emesso, in regime di autotutela, provvedimenti di annullamento delle concessioni rilasciate illecitamente nel tempo. Gli indagati hanno allora cercato di replicare lo stesso schema in altri Comuni. In particolare, uno in Piemonte e uno in Abruzzo, dove sarebbero state rilasciate nuove certificazioni prive delle necessarie verifiche.