Ha deciso di vivere con i preti anziani nella Casa del Clero di via Settala, a Milano, e non nei palazzi destinati ai vescovi. Si sposta in bicicletta, non ama le telecamere e la mondanità. Conosce meglio di chiunque altro la vita della diocesi Ambrosiana e dei religiosi lombardi, molti dei quali sono stati formati da lui nel seminario di Venegono di cui è stato rettore per 20 anni. Monsignor Mario Enrico Delpini è il nuovo arcivescovo di Milano dopo le ‘dimissioni’ del cardinale Angelo Scola che ha rinuciato al governo pastorale dell’arcidiocesi.
Nato a Gallarate, Varese, nel 1951, Delpini ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1975. Vescovo ausiliare di Milano dal 2007, scelto da Benedetto XVI, nel 2012 è stato chiamato dal cardinale Scola come vicario generale dell’arcidiocesi, segretario della Conferenza episcopale lombarda e segretario della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata. “La mia attenzione ora si concentra sulla mia inadeguatezza”, è stato il primo commento del religioso.
“Mi sembra che alcune insistenze del Papa si incrocino con quello che la Chiesa ambrosiana sta cercando di portare avanti”, sottolineava Delpini in un’intervista a Repubblica alla vigilia della visita di Bergoglio a Milano. “C’è in atto un cambio d’epoca col quale la missione della Chiesa deve confrontarsi. Riformarsi per essere adeguati al compito di annunciare il Vangelo oggi è un’indicazione che mi aspetto da Francesco e sulla quale dovremo ancora lavorare”, ha affermato, indicando anche la necessità di “dialogo con tutte le anime della città” sul delicato tema dell’accoglienza dei migranti, per provocare “un ripensamento anche in chi su questi temi è più chiuso, più lontano”.
Esperto di patristica e docente di teologia, Delpini parla greco antico e inglese. È uscito all’inizio di quest’anno per edizioni Ancora il volume ‘E la farfalla volò’, in cui Delpini firma una raccolta di cinquantadue apologhi, “fiabe moderne per imparare e amare il linguaggio semplice del Vangelo di Gesù”. Un’opera concepita ai tempi del suo ruolo di rettore del seminario diocesano.
In una lettera, consegnata a mano da Delpini alle 1.100 parrocchie della diocesi ambrosiana a conclusione della visita di Scola a maggio, il nuovo arcivescovo di Milano esortava a continuare “nel vostro territorio la missione che il Signore risorto ha affidato ai suoi discepoli. Nel contesto particolare di questo cambiamento d’epoca che stiamo vivendo – spiegava ai fedeli -, sotto la guida di Papa Francesco, accogliendo le indicazioni del cardinale arcivescovo, siamo chiamati ad accogliere con gratitudine la grazia della comunione che ci raduna e ad esprimerla in una coralità sinfonica che condivide alcune priorità e si decide per un passo da compiere”.