La morte della promessa azzurra del nuoto, Mattia Dall’Aglio, diventa un giallo. I magistrati, il capo della procura di Modena Lucia Musti e il sostituto Katia Marino, hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo. E iscritto nel registro degli indagati una persona. Lo scrive il Corriere della Sera.
Il nuoto piange la prematura scomparsa del 24enne, azzurro della Nazionale e nel 2015 tra i partecipanti alle Universiadi di Gwangju, in Corea del Sud. Una morte arrivata in maniera improvvisa e sulla quale sarà necessario fare luce con tutti gli accertamenti del caso. Era nato a Montecchio il 14 gennaio 1993 ed era residente a Reggio Emilia. Domenica pomeriggio se n’è andato mentre si dedicava alla grande passione della sua vita, lo sport.
Il ragazzo si stava allenando nella palestra del centro sportivo vicino al comando dei Vigili del Fuoco di Modena, per i quali era tesserato. Si stava allenando con i pesi quando si è accasciato: la prima ricostruzione ha parla di un malore. Inutili i successivi tentativi sul posto di rianimare il giovane.
Sono molti gli interrogativi posti dagli inquirenti. Perché l’atleta si trovava da solo? Si sarebbe potuto salvare se qualcuno fosse intervenuto subito?