Ancora una volta Mourinho ci ha messo lo zampino: pur reduce da una sfida durissima contro l’Atletico Madrid, pur in prossimità di una sfida decisiva come la gara di ritorno di Champions League, pur senza avere la prima parola sulla destinazione del titolo di Premier League che sembra una vicenda chiusa a Liverpool e Manchester City, il Chelsea e il suo tecnico portoghese rischiano di costare un titolo che Anfield Road attende da qualcosa come ventiquattro anni. È stata una partita d’altri tempi per ambiente, intensità, carattere: ed è stata la classica vittoria alla Mourinho. Difesa blindata, centrocampo aggressivo, squadra cortissima e due gol in contropiede. Il primo su un malaugurato errore di Gerrard che ha sbagliato lo stop su un facile passaggio e si è involato verso la porta avversaria: poi, in un secondo tempo giocato dal Liverpool con l’intensità delle grandissime occasioni, il Chelsea ha aggiunto la beffa: altra palla persa negli ultimi minuti di gioco e micidiale contropiede di Willian che supera Mignonet e conclude a porta vuota.Ora fatti due conti e con due gare ancora da giocare, il Liverpool è costretto a vincere sempre proprio come il City che, sbarazzatosi senza problemi del Crystal Palace, deve battere il Sunderland nel recupero e affrontare in trasferta l’Everton, ancora in lotta per il quarto posto. La differenza reti a parità di gol da ragione al City e per il Liverpool la sconfitta interna di ieri rischia di costare un sogno atteso per un quarto di secolo. Senza dimenticare che anche il Chelsea, in questi momenti due punti sotto i Reds, può dire la sua.
In coda sono di fatto quattro squadre in lotta per evitare le ultime tre posizioni: Norwich e Cardiff anche per una questione di calendario sono sicuramente quelle che stanno peggio. All’Aston Villa basta una vittoria in una delle due ultime gare. Il Sunderland con un secco 4-0 ai danni del Cardiff si è di sicuro messo più tranquillo, ma non in sicurezza.
