L’ultimatum è scaduto, i 5 giorni passati. E adesso la battaglia è in mano agli avvocati. Il racconto degli ultimi eventi arriva, dettagliato, in un post pubblicato sulla pagina facebook del M5S. “Oggi è successo un fatto gravissimo”, è la denuncia. “Il Movimento 5 Stelle la scorsa settimana ha ordinato, in conformità alla legge, all’Associazione Rousseau, responsabile del trattamento dei dati, di restituire al M5S i dati relativi agli iscritti del Movimento, diffidandola dal continuare ad utilizzarli, indicando il termine di 5 giorni per organizzarsi e provvedere alla restituzione”. Oggi, “decorso tale termine e previa ulteriore comunicazione di conferma”, gli esperti informatici e gli avvocati del MSS sono andati presso gli uffici di Rousseau “per ricevere i dati in consegna”.
“Purtroppo – continua il resoconto – l’Associazione non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo”.
L’accusa dei pentastellati non cambia. Davide Casaleggio “cerca di ostacolare e di rinviare” la possibilità per gli iscritti del movimento “di esercitare i propri diritti associativi e di esprimersi sul nuovo progetto politico”. Di più. “Non comprendiamo – è messo nero su bianco – come un compagno di viaggio con cui si è fatto un percorso insieme stia macchiando una così nobile storia con atti che la legge non ammette”. Resta “inaccettabile” che “un soggetto privato” possa “tentare di ostacolare” l’attività di una forza politica “accampando pretestuose e incomprensibili motivazioni, anche di natura economica”.
I dati degli iscritti – ne sono certi i pentastellati – nei prossimi giorni, torneranno nella disponibilità del Movimento, e “chi ha rallentato questo processo si assumerà tutte le responsabilità nelle sedi giudiziali penali, civili e amministrative per il danno che sta causando al Movimento 5 Stelle”.
Rousseau, però, non sembra voler cedere. “L’elenco degli iscritti non è tesoretto, né un pacco postale, né una proprietà per sentirsi i padroni”, scrive l’associazione di Davide Casaleggio sul Blog delle stelle. Non solo. “Proprio la preoccupazione di vedere violati i propri diritti, ha spinto tantissimi iscritti a rivolgersi a noi per essere tutelati: da una parte un’ondata di messaggi di iscritti che ci hanno chiesto di non consentire il trasferimento dei propri dati a persone non legittimate e, dall’altra, in meno di 20 giorni oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal MoVimento 5 stelle e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi”, è l’allarme che viene lanciato. Nelle Faq, poi, le ‘istruzioni per l’uso’ per un eventuale trasferimento dei dati ad altra piattaforma. “Ogni iscritto può esercitare il diritto alla portabilità dei dati (ex art. 20 GDPR) e richiedere il trasferimento ad altro Titolare, tra cui ad esempio Associazione Rousseau”, è l’invito che precede due indirizzi mail cui inoltrare la richiesta.