Almeno otto migranti sono morti e decine di persone sarebbero disperse in mare al largo della Libia, dopo il naufragio di un gommone a circa 9 km dalla città di Castelverde (Gasr Garabulli), 60 km a est di Tripoli. Lo riferisce un giornalista dell’agenzia France Presse, presente sul posto, citando un ufficiale della marina libica. “Gli otto corpi” recuperati finora “fanno parta di un totale di 120 o 130 passeggeri che erano sulla barca”, ha dichiarato il colonnello Fathi al-Rayani.
Il colonnello ha poi accusato le Ong di essere in contatto diretto con persone a bordo delle imbarcazioni che sono state poi intercettate. In merito a queste dichiarazioni della guardia costiera libica sui soccorsi in mare in questi giorni, Medici Senza Frontiere precisa in una nota di avere effettuato soccorsi “sotto il normale coordinamento della Guardia costiera italiana” e di “non avere avuto alcun contatto con la guardia costiera libica”. Nel frattempo, sottolinea la Ong, “altre persone hanno perso la vita in mare proprio in queste ore. Senza vie legali e sicure e un sistema dedicato di ricerca e soccorso in mare, queste morti non si fermeranno”.