Sospendere i brevetti dei vaccini anti-Covid per abbandonare gli individualismi e promuovere il bene comune. L’appello di Papa Francesco si unisce alla voce del presidente Usa Joe Biden, ma in qualche modo anche a quella del premier italiano, Mario Draghi, favorevole a una sospensione temporanea preceduta però dallo sblocco dell’export.
Il Papa parla in un videomessaggio al ‘Vax Live: The Concert To Reunite The World’, concerto benefico organizzato da Global Citizen per sostenere la distribuzione globale equa dei vaccini.
Serve, esorta, uno “spirito di giustizia che ci mobiliti per assicurare l’accesso universale al vaccino e la sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale”. E invoca uno “spirito di comunione che ci permetta di generare un modello economico diverso, più inclusivo, equo, sostenibile”.
Il nazionalismo “chiuso” altro non è che una “variante del virus”, commenta Bergoglio. Un’altra variante è porre “le leggi del mercato o della proprietà intellettuale sopra le leggi dell’amore e della salute dell’umanità” o promuovere “un’economia malata, che consente a pochi molto ricchi di possedere più del resto dell’umanità”.
Giustizia, per Francesco, significa vaccino per tutti, soprattutto per i più fragili. “Ogni ingiustizia sociale, ogni emarginazione di qualcuno nella povertà o nella miseria incide anche sull’ambiente”, afferma, richiamandosi alle sue encicliche interconnesse, la prima sull’ambiente, ‘Laudato si’’, e l’ultima sulla giustizia sociale, ‘Fratelli tutti’. Perché “natura e persona sono unite. Dio Creatore infonde nei nostri cuori uno spirito nuovo e generoso per abbandonare i nostri individualismi e promuovere il bene comune: uno spirito di giustizia che ci mobiliti per assicurare l’accesso universale al vaccino e la sospensione temporanea del diritto di proprietà intellettuale; uno spirito di comunione che ci permetta di generare un modello economico diverso, più inclusivo, giusto, sostenibile”.