Non è il Milan migliore di sempre: e di certo non c’è mai un momento migliore di un altro per affrontare una squadra stratosferica come il Barcellona. Ma tutto sommato meglio prima, durante la fase a gironi. E meglio adesso con un Messi leggermente in flessione e una squadra balugrana che accusa anche qualche colpo a vuoto.
Il Milan e il Barcellona hanno incrociato i loro destini europei molto spesso: basti pensare che queste due squadre si sono affrontate al massimo livello europeo sette volte negli ultimi due anni. E l’ultima volta che i blaugrana si presentarono a San Siro le cose girarono piuttosto bene grazie ai gol di Kevin Prince-Boateng e Sulley Muntari per un 2-0 anche abbastanza netto.
Purtroppo al ritorno il Barcellona devastò il Milan e divenne anche la prima squadra nella storia della Champions League a passare il turno nonostante un deficit di due gol nella fase a eliminazione diretta della competizione. Come se il Barça non avesse già frantumato record a sufficenza…
Le cose ora sono un po’ diverse: il Milan fatica, ha un assetto tattico ballerino per via di alcune indisponibilità: in Serie A solo tre vittorie in otto partite per la squadra di Allegri, tutte in casa e una ottava posizione di classifica che definire mediocre è dire poco. Non ci saranno Mario Balotelli e Christian Abbiati (per altro brillantemente sostituito da Gabriel) ma anche il Barcellona, magari anche un po’ distratto dall’importante sfida con il Milan si è concesso un passo falso contro l’Osasuna concedendo uno dei pochissimi match opachi della sua stagione. Il Barça con ogni probabilità schiererà fin dal primo minuto Neymar e Messi anche perché la loro velocità potrebbe risultare decisiva contro una difesa non rapidissima, un po’ macchinosa e spesso nervosetta come quella allestita da Mexes e Zapata.
Sanchez, che all’El Sadar non ha giocato potrebbe anche essere la sorpresa considerando che la forma di Iniesta non è delle migliori e che Tata Martino non si è fatto grossi problemi fin qui anche a lasciarlo imbronciato in panchina. Allegri dovrà decidere che tipo di gara giocare: e dunque se rischiare Kakà dal primo minuto anche se nemmeno il brasiliano è al suo 100%. Una vittoria proietterebbe di fatto il Barcellona già alla seconda fase. Un pareggio per il Milan varrebbe quanto una vittoria ma non bisogna nemmeno sottovalutare che a seguire ci sono due trasferte (Barcellona e Celtic) e che i conti non si possono fare certo ora. Ma il Milan di oggi non vale il Barcellona; è evidente… e fare gli schizzinosi di questi tempi e con questi avversari non è igienico.
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