Quello che un Mondiale ci regala di solito sono le cosiddette ‘figurine’: per chi ha memoria del Mondiale 1982 l’immagine che è rimasta in testa a tutti gli italiani che hanno vissuto la finale di Madrid, è la gioia esplosiva di Tardelli dopo il suo gol; o le mani di Zoff, in maglia grigia a maniche lunghe con i bordini bianchi, che stringono la coppa. O Sandro Pertini trionfante in tribuna. Nel 1986 fu la Mano de Dios di Maradona a trionfare; e si potrebbe continuare per ogni edizione fino alla Spagna del tiki-taka in Sud Africa.
Di solito le immagini di un Mondiale sono una, al massimo due: diventano poster, francobolli, cartoline. Rimangono indelebili e si archiviano alla voce ‘leggende’. Purtroppo raramente in questo angolo c’è spazio per chi ha perso: o per i difensori che risultano decisivi. Per esempio se tutti gli argentini si ricordano del Maradona griffato 1986, tutti i tedeschi si ricordano invece di Brown.
José Luis Brown, aspro difensore dell’albiceleste che con una paurosa zuccata su imbeccata di Maradona, segnò alla Germania il primo gol della finale di Città del Messico. Arrivarono poi anche le reti di Rummenigge e Voeller, e quelle di Valdano e Burrucahaga per siglare il conclusivo 3-2 in favore dell’Albiceleste. Ma tutti ovviamente ricordano solo Maradona. Tranne i tedeschi: “Ripenso a quel gol ancora come a un dramma – racconta oggi Harald Schumacher, portiere di quella nazionale famoso per le sue uscite definite ‘Caterpillar’ – e per tutta la nostra generazione quei gol di testa da parte di un difensore sono diventate da una parte un incubo dall’altra un prezioso insegnamento. È stato da quel momento che abbiamo cominciato a lavorare costantemente sotto l’aspetto tattico sugli inserimenti dei difensori nei calci piazzati”.
A quanto pare la Germania ha imparato bene: i difensori tedeschi sono tra i più forti del mondo nella fase difensiva. Tanto vale farli diventare decisivi anche in fase offensiva. Ne sa qualcosa anche la Francia che da venerdì sera avrà il suo incubo da non dimenticare: il colpo di testa di Hummels, il secondo gol per il difensore tedesco in questo mondiale dopo quello marcato al Portogallo. Humels infatti non è certo il primo difensore decisivo della Germania che nel 1990 arrivò in finale grazie ai gol di Brehme, ben tre, un record per un terzino. Per noi italiani la figurina del 2006 forse è quella di Cannavaro che alza la Coppa, forse quella di Materazzi che, testate a parte, segna contro la Francia. Come Fabio Grosso. Un altro difensore…
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