Arrivato alla Leopolda per l’intervento conclusivo, accompagnato dai figli e dalla moglie Agnese, il premier Matteo Renzi è stato accolto da un black out di qualche minuto, complice il forte temporale. “E’ stato organizzato come un castigo divino per le cose che avete detto in questi giorni. Il fulmine ci ha colpito”, ha scherzato il segretario del Pd aprendo il suo intervento, una volta superata l’emergenza.
REFERENDUM: E’ DERBY FRA CINISMO E SPERANZA. Come previsto, parte del discorso conclusivo del premier è dedicata al referendum del 4 dicembre. “Dobbiamo scegliere tra essere patria del Gattopardo o dell’innovazione”, spiega Renzi, aggiungendo che £è un derby tra cinismo e speranza, nostalgia e proposta, tra oggi e domani”. E, ancora una volta, una stoccata a D’Alema: “Massimo D’Alema dice ‘noi l’avremmo fatta meglio’. E perché non l’hai fatta in questi anni allora?”. Per Renzi il 4 dicembre è “l’ultima occasione” per la vecchia classe dirigente “per tornare in posta”.