Ricominciamo. Anche con un blog ‘Il futuro, prima o poi, torna’”. Così il segretario del Pd Matteo Renzi su Twitter, rimandando a un link, ha lanciato il suo nuovo blog.
Ricominciamo. Anche con un blog “Il futuro, prima o poi, torna” https://t.co/fhBg6n5uUP
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 25 gennaio 2017
“Questo Blog non è pensato per i reduci. É un luogo dove camminare verso il futuro. Insieme, in tanti. La sconfitta al referendum ci ha fatto male, vorrei vedere il contrario. Con le riforme, volevamo un Paese più semplice e più forte: è andata male. Volevo tagliare centinaia di poltrone e alla fine l’unica che è saltata come era giusto e doveroso che fosse è stata la mia” ha scritto l’ex presidente del Consiglio nel primo post del blog.
“Ma anche quella sconfitta appartiene al passato. E ci sono milioni di italiani, milioni, che hanno votato “sì” e che vogliono vedere tornare il futuro. Questo Blog non è solo mio, è di tutti loro. Ed è anche di chi ha votato “no” ma ha voglia di dare un contributo, di discutere, di confrontarsi. Perché nel tempo dell’insulto e dello scontro, è bello dialogare. È bello essere civili, senza sciacallaggi, polemiche, odio ad personam. Noi siamo quelli che fanno politica per qualcosa, non contro qualcuno” ha chiuso il segretario Pd sul suo nuovo blog.
‘DISCUTEREMO DI TUTTO’. “Noi siamo quelli che fanno politica per qualcosa, non contro qualcuno. Discuteremo di tutto. A cominciare, già dalle prossime ore, dal ruolo dell’Europa in questa fase delicata. A cosa servono le istituzioni europee in un’era che i commentatori immaginano dominata dal rapporto Trump-Putin (tutto da verificare, peraltro)? A cosa serve l’idea dell’Europa nata a Ventotene? A inviare letterine ridicole per chiedere assurde correzioni sul deficit, come quelle che ci hanno inviato senza risultati per tre anni? Davanti a 45mila scosse di terremoto e all’inadempienza dell’Unione Europea sugli immigrati, come rispondiamo non alle regole ù che rispettiamo ù ma alle miopi interpretazioni delle regole fatte da qualche euro burocrate?”.
“E ancora: che spazio c’è per un centrosinistra che tagli le tasse come è doveroso che si continui a fare in Italia – si chiede Renzi sul blog -, che trovi una forma di protezione per i nuovi esclusi dalla globalizzazione, che combatta la povertà partendo dai bambini e dalla crescita, che usi l’innovazione non solo per digitalizzare i servizi ma anche per rendere più competitiva l’Italia, che non segua lo sciacallaggio quotidiano ma investa su Casa Italia come pensata da Renzo Piano, che sappia coniugare in modo nuovo la parola sicurezza? E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Vi aspetto in giro per l’Italia. Ma vi aspetto anche qui, con i vostri commenti, contributi, idee. Il futuro, prima o poi, torna. A noi il compito di costruirlo, non solo di aspettarlo”.
‘LETTERE RIDICOLE UE’. “A cosa serve l’idea dell’Europa nata a Ventotene? A inviare letterine ridicole per chiedere assurde correzioni sul deficit, come quelle che ci hanno inviato senza risultati per tre anni? Davanti a 45mila scosse di terremoto e all’inadempienza dell’Unione Europea sugli immigrati, come rispondiamo non alle regole ù che rispettiamo ù ma alle miopi interpretazioni delle regole fatte da qualche euro burocrate?”.