“La nostra manovra è legittima e regolare, perché si basa sulle stesse regole e clausole che l’Europa prevede. Solo in Italia c’è così tanta attenzione alle lettere che arrivano dall’Unione”. Il premier Matteo Renzi torna a difendere la legge di bilancio. “Punti dolenti nella manovra non ce ne sono”, ribadisce durante un video Forum al quotidiano ‘Il Mattino’ a Napoli. Su una grande novità, che consiste nell’abolizione di Equitalia: “Non si devono pagare super-interessi e sanzioni con cui si è fatto cassa”, in modo ‘vampiresco’, aggiunge il premier. Si va verso una rivoluzione copernicana in cui il cittadino diventa protagonista. Ciò significa che “se paghi in ritardo ti pecchi la sanzione, ma non i super interessi da strozzino”.
Intanto Moscovici – che venerdì vedrà Padoan in un incontro bilaterale venerdì a Bratislava – smorza i toni della polemica sulla lettera inviata dall’Ue a Roma. “Abbiamo notato che c’era uno scarto tra gli aggiustamenti strutturali raccomandati dal Consiglio e le cifre presentate nelle bozze di bilancio”. “Stiamo chiedendo spiegazioni alle autorità riguardo a questi scarti”, spiega il commissario europeo per gli affari economici, sottolineando che missive di questo tipo rappresentano “una parte normale e naturale del dialogo con gli Stati membri”.
Sulla manovra si esprime anche Calenda. Tra Roma e Bruxelles, “balla uno 0,1% nella sostanza, a prescindere dalle arzigogolate procedure della commissione, su un tema come quello dei migranti, su cui l’Italia ha fatto uno sforzo straordinario”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, entrando ad un evento organizzato dal Comitato Leonardo oggi a Roma. “Alla fine spero prevarrà il buonsenso per concludere la questione d ‘amore e d’accordo”, ha detto.
Sulla manovra, “manderemo una risposta (alla Commissione europea ndr), ci sarà una discussione e arriveremo al 30 novembre (data finale per il giudizio dell’Ue sulla legge di Bilancio ndr)”.