Dopo l’euforia per l’insperato salvataggio di nove persone, proseguito fino a tarda notte, ieri sono arrivate le prime conferme sull’identità di alcune vittime, mentre si continua a temere per i 23 dispersi sotto la slavina che ha sommerso mercoledì l’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Le condizioni sono difficili, è di grado 4, ovvero forte il pericolo valanghe in Abruzzo, su una scala di pericolosità che al massimo arriva a 5. Lo riporta Meteomont, ovvero il servizio nazionale di previsione neve e valanghe.
Prosegue il lavoro dei soccorritori. Titti Postiglione, responsabile emergenze per la protezione civile, durante un punto stampa dalla Dicomac di Rieti, ha sottolineato che proprio in relazione al rischio valanghe, è arrivato dall’Università di Firenze un radar all’avanguardia dal punto di vista tecnologico: “E’ un radar particolare – ha spiegato -che abbiamo già installato e che in questi minuti è sottoposto alle attività di taratura fondamentali affinché se ne possano utilizzare i dati che registra”. Lo strumento servirà a dare un allarme là dove ci fosse un movimento pericoloso della neve.
Intanto, i contorni della tragedia di Rigopiano si fanno un po’ piú chiari, e tristi, dopo diversi bollettini dell’ospedale di Pescara.
Al nosocomio ‘Santo Spirito’ i superstiti sono nove, in buone condizioni. Gli altri due sopravvissuti erano stati recuperati già giovedì, perché erano riusciti a rifugiarsi in macchina: sono Giampiero Parete, ospite dell’albergo Rigopiano con l’intera famiglia, e il ‘tuttofare’ dell’hotel, Fabio Salzetta. Proprio Parete ha dato sfogo alla sua gioia su Facebook con un breve messaggio: “Grazie di cuore, a tutti, un abbraccio”. Nel nosocomio sono ricoverati sua moglie, Adriana, e il figlio Gianfilippo, salvati nella mattinata di ieri.
Con il piccolo, assistiti dai medici, ci sono altri tre bambini: l’altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo. Nel pomeriggio, purtroppo, si è saputo che tra le vittime c’era la madre del piccolo Edoardo, Nadia Acconciamessa, ex dipendente dell’Asl e moglie di Sebastiano Di Carlo, ancora disperso.
La scorsa notte, dopo il recupero di tutti i bambini, sono state estratte e portate a Pescara altre quattro persone. Uno di loro è Giampaolo Matrone, 34enne romano, titolare della pasticceria ‘La Deliziosa’. L’uomo sarebbe rimasto accanto alla fidanzata sotto le macerie, stringendole la mano, fino a rendersi conto che lei si stava spegnendo. Lui stesso, ricoverato a Pescara, è stato sottoposto ad un’operazione, ma ora sta bene.
Recuperato anche il 25enne Vincenzo Forti, gestore della pizzeria ‘Peter Pan’ a Giulianova, nel teramano. Estratte infine due donne. Una è Francesca Bronzi, che era alla sua prima vacanza con il compagno, Stefano Feniello, ancora disperso. Viva e all’ospedale è anche Giorgia Galassi, fidanzata di Vincenzo: la loro storia, è il caso di dirlo, sembra concludersi con un lieto fine. Diversi superstiti potrebbero essere dimessi lunedì.Il bilancio ufficiale dei morti è a salito a cinque. Le identità confermate, oltre alla della madre di Edoardo, sono quelle di due dipendenti dell’hotel, il capo-cameriere Alessandro Giancaterino e il cameriere Gabriele D’Angelo. Le altre due identità non sono pubbliche, ma la prefettura avrebbe informato i familiari. Per quanto riguarda i dispersi, infine, la prefettura si è limitata a fornirne il numero: sarebbero 23.