Una coppia di turisti polacchi è stata aggredita nella notte a Rimini. A quanto si apprende l’uomo sarebbe stato picchiato e la donna violentata. L’episodio è avvenuto nella notte in località Miramare, alla periferia della città, sulla battigia del bagno 130 ‘Chiara’. La polizia ha acquisito i video delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento, che era chiuso al momento dell’aggressione.
L’amministrazione comunale di Rimini ha espresso in un comunicato il suo rammarico: “Un terribile episodio che ci sconvolge per la sua brutalità e bestialità. L’Amministrazione comunale a nome dell’intera città esprime la totale, assoluta solidarietà e vicinanza alla ragazza vittima della violenza e a suo marito anch’esso oggetto di una feroce aggressione”.
Anche il gestore dello stabilimento balneare si è detto “estremamente dispiaciuto” per il brutto episodio. “Rimini è una città sicura, anche se le ore notturne sono più delicate, tanto che c’è il divieto di accesso alla spiaggia dall’1 alle 5”, ha spiegato.
In merito all’accaduto si sono espresse anche le sostenitrici dell’iniziativa ‘Divieto di femminicidio, salviamone una in più’. “Una turista originaria dell’Est Europa è stata brutalmente violentata a Rimini da un branco di criminali. La donna, di cittadinanza polacca, che si trovava in Italia in vacanza insieme al marito è stata aggredita mentre si trovata sulla spiaggia. Il branco li ha circondati, l’uomo è stato picchiato mentre si consumava lo stupro della sua compagna. La polizia sta indagando a 360 gradi per risalire agli autori della brutale aggressione che ci auguriamo siano presto presi e consegnati nelle mani della giustizia”, si legge in una nota di Alessandra Zedda (consigliera regionale Forza Italia Sardegna), Alessandra Moretti (consigliera regionale Pd Veneto), Flaminia Bolzan (criminologa), Chiara Baschetti (attrice e modella).
“Apprezziamo inoltre il fatto che l’amministrazione comunale abbia deciso di fornire sin da subito assistenza medica e psicologica alla coppia, vittima di una violenza brutale e spietata, alla quale forniamo tutta la nostra solidarietà. Ancora una volta, purtroppo, dobbiamo assistere a episodi gravissimi figli di quella mentalità che vede le donne come oggetti da possedere e che sublima l’atto di possesso attraverso lo stupro e la violenza fisica”, conclude la nota.