Con 109 voti di differenza, torna in commissione la proposta di dimezzare lo stipendio dei parlamentari, voluta dal Movimento 5 Stelle. In occasione della votazione anche Beppe Grillo si era presentato alla Camera per assistere ai lavori dal Loggione. “Il Pd ha votato per affossare la nostra proposta di dimezzamento degli stipendi dei parlamentari!”, ha commentato subito dopo l’esito del voto su Twitter. Intanto si scalda piazza Montecitorio, dove circa 200 persone hanno manifestato, gridando “Vergogna” e “Buffoni”, dopo aver conosciuto l’esito del voto. Un grande striscione con la scritta ‘Reddito di cittadinanza’ era stato esposto in piazza mentre dall’altoparlante si sono sentiti slogan come: “Tagliati, tagliati lo stipendio, oh parlamentare, tagliati lo stipendio”.
“Quel che mi dà fastidio – ha commentato Roberta Lombardi, firmataria della legge, parlando con i manifestanti – è la sfacciataggine delle bugie. Come quella che ho sentito in aula dal capogruppo del Pd Ettore Rosato: hanno detto che avrebbero fatto proposte invece non hanno avanzato neppure un emendamento”. Ha poi definito quella di Renzi come una “proposta da salotto tv”. “Non c’era alcuna intenzione di prendere in considerazione la nostra proposta di taglio degli stipendi: a ieri non è arrivato nessun emendamento dal Pd. La proposta del Pd sul taglio dei costi della politica esiste solo nel ‘favoloso mondo di Renzì'”, ha aggiunto.
Intanto, Alessandro Di Battista annuncia che sulla questione taglio stipendi ci saranno “mobilitazioni da qui al 4 dicembre“. “Non hanno voluto votare una proposta di legge voluta dalla maggior parte dei cittadini. Cosa c’è di democratico in un palazzo che non è neppure capace di votare? Vergogna! Sono senza dignità, gentaglia!”, ha arringato i manifestanti riuniti in piazza Montecitorio. Di Battista ha poi definito il Pd “il partito più ipocrita e pericoloso d’Europa“.
“Oggi – aveva detto Grillo uscendo dall’hotel Forum, prima di recarsi alla Camera – è il Pace e Bene Day. Questa non è una legge per tagliare, tagliare è una parola violenta. E’ un atto di buona volontà che faranno i parlamentari e io li ringrazierò, li accarezzerò e li abbraccerò uno per uno, anche quelli del Pd. Anche la Chiesa è contenta, figurati il papa come sarebbe felice. Non è una battaglia la nostra, ma è un’invocazione”.
LA CLASSIFICA DEGLI STIPENDI IN UE. Per quanto riguarda la classifica Ue degli stipendi dei parlamentari l’Italia non è al primo posto. A spiegarlo una nota di Montecitorio dove si specifica che “in riferimento ad articoli pubblicati in questi giorni dalla stampa e da giornali online, si evidenzia innanzitutto che i dati inizialmente pubblicati (e poi corretti) non corrispondevano a quelli riportati dal sito della Camera, aggiornati per effetto delle decisioni assunte dall’Ufficio di presidenza nell’ultimo decennio”. L’Italia (5.000,00 euro) si trova infatti alle spalle di Parlamento Europeo (6.200,72); Austria (5.366,67); Germania (5.110,31) e Francia (5.035,00).