Una sentenza della Corte di Cassazione beffa i pendolari. Nessun risarcimento per i danni da stress subiti, hanno stabilito i giudici, rigettando il ricorso di un professionista che, ogni mattina, da Piacenza si recava a lavorare a Milano con il treno. Insomma, viaggiare in piedi, su treni perennemente in ritardo, gelidi in inverno e torridi in estate, bagni fuori servizio e con mille altri disagi non rappresenta “un danno”. Per la Suprema Corte, infatti, bisogna provare l’effetto dei disservizi sul piano personale, tenendo presente che serve “un grado minimo di tolleranza”.
Ritardi, freddo e bagni fuori servizio: Cassazione non risarcisce i pendolari
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