Il Gup del Tribunale di Roma ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata nei giorni scorsi dai legali di Virginia Raggi, sindaca di Roma. Il processo alla prima cittadina della Capitale, che deve rispondere di falso in relazione alla nomina di Renato Marra, fratello dell’ex braccio destro di Raggi Raffaele, inizierà il 21 giugno.
Con questa decisione del Tribunale di Roma salta così per Raggi l’udienza preliminare del 9 gennaio, mentre a giugno il procedimento è rinviato ad un giudice monocratico. Era stata la stessa sindaca due giorni fa su Facebook a chiedere al Tribunale di Roma “il giudizio immediato nel procedimento aperto nei miei confronti dalla procura capitolina. Desidero che sia accertata quanto prima la verità giuridica dei fatti” perché “certa” “della mia innocenz”.
Nel fascicolo sulla nomina di Marra, Raggi era finita sotto indagine per aver dichiarato alla responsabile anticorruzione del Campidoglio di aver deciso, lei da sola, ogni dettaglio di tale scelta, senza consultare l’allora capo del personale del Comune, Raffaele Marra fratello dell’interessato. Circostanza smentita dalle chat poi emerse nelle indagini. La procura infatti il 28 settembre scorso aveva chiesto per lei il rinvio a giudizio per falso.