Mobilitazione a Roma dopo la lettera su Facebook di Graziella Viviano a sua figlia Elena Aubry, 26 anni morta in moto lo scorso 6 giugno sulla via Ostiense: “Siamo condannati a muoverci su queste strade e dobbiamo auto-difenderci. Con tre euro di bomboletta spray mia figlia sarebbe ancora viva”. Questo l’appello della mamma che invita a segnare con una bomboletta spray buche e radici sulle strade della capitale che hanno ucciso sua figlia Elena.
Dal Gra alle strade del centro, fino ai Parioli, arrivano foto di buche e dossi tracciati in giallo e verde, nella speranza di renderle più visibili e, quindi, meno pericolose.
La lettera di Graziella Viviano è anche una risposta a Beppe Grillo che, facendo i complimenti a Virginia Raggi, rassicurava che girando per Roma, dalla sua macchina non vedeva buche. Tante le associazioni o singoli cittadini che, con i barattoli di vernice in mano si stanno muovendo per la città a colorare i dissesti stradali, per una maggiore sicurezza.