Il memo dei repubblicani della commissione intelligence della Camera Usa, di cui Donald Trump ha autorizzato la declassificazione, sostiene che l’Fbi, con il concorso del dipartimento della Giustizia, avviò a ottobre del 2016 l’intercettazione del consigliere Carter Page dello staff elettorale di Trump a partire da un dossier di intelligence che era stato realizzato dall’ex spia britannica Christopher Steele, ingaggiato da uno studio americano pagato dalla campagna di Hillary Clinton. Secondo i repubblicani, però, si configurò un abuso di potere perché l’Fbi non avrebbe indicato ai giudici che autorizzarono le intercettazioni che la campagna dei democratici aveva co-finanziato il dossier, né che Steele era personalmente ostile a Trump. Il ‘memo Nunes’, dal nome del presidente della commissione intelligence della Camera Devin Nunes, si scaglia in particolare contro l’ex numero due della Giustizia Bruce Ohr, e cita esplicitamente l’ex numero due dell’Fbi Andrew McCabe, che si è recentemente dimesso.
Il presidente Usa, Donald Trump, potrebbe provocare una “crisi costituzionale” se utilizzasse il contenuto del memo dei repubblicani come pretesto per licenziare il super procuratore Robert Mueller, incaricato dell’indagine sul Russiagate. È l’avvertimento del leader della minoranza democratica al Senato Usa Chuck Schumer, della leader della minoranza democratica alla Camera Nancy Pelosi, e di otto altri democratici. La dichiarazione giunge a seguito della pubblicazione del memo dei repubblicani che accusa l’Fbi di abuso di potere in relazione al Russiagate, autorizzata da Trump. “Scriviamo per informare che considereremo un’azione così ingiustificata un tentativo di ostruzione della giustizia nell’indagine sulla Russia”, scrivono i democratici.
“Licenziare il vice attorney general Rod Rosenstein, la leaderhip del dipartimento della Giustizia o il procuratore speciale Bob Mueller potrebbe determinare una crisi costituzionale di un tipo che non si vede dal Saturday Night Massacre”, affermano i democratici riferendosi a quando l’allora presidente Richard Nixon ordinò di licenziare funzionari della giustizia durante lo scandalo Watergate.