Roma, 12 ott. (LaPresse) – “Il lavoro povero riguarda in modo più accentuato lavoratori temporanei, parasubordinati, lavoratori fittiziamente autonomi, lavoratori occasionali, stagisti, lavoratori con mansioni discontinue o di semplice attesa o custodia e lavoratori a tempo parziale involontario. E’ per questi lavoratori che si può immaginare di introdurre una tariffa tramite contrattazione, eventualmente sostenuta da una adeguata normativa di sostegno, parametrata sugli indicatori della direttiva europea o comunque interventi legislativi ad hoc funzionali a incrementare il numero di ore lavorate nell’arco dell’anno”. È quanto si legge tra le proposte su salario minimo e lavoro povero approvate dall’assemblea del Cnel.
Salario minimo: Cnel, sì a tariffa minima con contrattazione per lavori fragili
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