In valigia avevano messo un po’ di sabbia come souvenir. Sono quattro i turisti fermati all’aeroporto di Elmas dal corpo forestale della Sardegna durante il controesodo estivo. Sabbia, sassi e conchiglie sequestrati saranno esaminati da esperti per poi essere riposizionati nei siti idonei dagli stessi reparti del corpo forestale.
Gli agenti hanno contestato ai responsabili la detenzione illecita di sabbia. I trasgressori potranno decidere se pagare entro 60 giorni la sanzione di 1.000 euro o attendere l’ordinanza ingiunzione emanata dallo stesso corpo forestale a cui la legge ha affidato l’intero iter sanzionatorio. Sarà il Corpo forestale, infatti, ad assicurare la certezza della sanzione, che oggi colpisce non solo l’asportazione ma anche la detenzione di sabbia in assenza di concessione o autorizzazione. Il procedimento sanzionatorio sarà perciò sgravato dagli eventuali complessi accertamenti di polizia amministrativa per determinare la località e l’autore dell’asportazione.
I dati parziali disponibili disegnano un quadro dove l’illecito è sì presente ma, per fortuna, non a livelli pervasivi. Sarà comunque severa la risposta alla violazione per scoraggiare approcci deprecabili per l’ambiente. Il corpo forestale invita i turisti a mantenere un comportamento rispettoso nella fruizione delle spiagge e a comunicare gli eventuali illeciti al numero verde 1515. In particolare, chiede di segnalare il transito di veicoli a motore sulle spiagge, particolarmente dannoso per l’equilibrio dell’ambiente.