Tutto sommato è ancora presto per definirsi deluse: se non altro in senso assoluto. Brescia e Palermo di sicuro non hanno rispettato le aspettative della loro proprietà e dei loro tifosi ma il campionato di Serie B è lungo, faticoso e ci ha abituato a fughe clamorose, crolli repentini, inseguimenti impossibili e rimonte vincenti. La strada verso la promozione è ancora lunga: e lo sanno bene Iachini, che una promozione di rincorsa l’ha conquistata quando guidava la Sampdoria che in quella stagione era partita malissimo, e anche Bergodi, chiamato a sostituire Giampaolo e soprattutto a riportare calma e serenità in un ambiente demotivato ma un po’ elettrico.
La cura Iachini ha subito portato tre punti al Palermo; d’altronde a Brescia molti si ricordano, e rimpiangono, il tecnico che era stato protagonista dell’ultima promozione in serie A delle Rondinelle (nella foto Iachini è ritratto con il suo tradizionale cappellino in una partita di quel campionato): era la stagione 2009/10. Parliamo di appena quattro anni fa: ma a giudicare dall’aria che si respira a Mompiano sembra passata una vita.
Considerando anche i precedenti di massima categoria, il Brescia può contare su statistiche favorevoli: 13 vittorie, 5 sconfitte e 14 pareggi. Le due squadre non si affrontano da tre anni, quando entrambe erano in Serie A: la vittoria andò al Brescia per 3-2. In Serie B l’ultimo precedente è della stagione 1996/97.
Il Brescia è decimato dalle assenze (Corvia, Di Cesare, Paci, Lasik e Mitrovic) e con un Caracciolo non al 100%. Palermo per contro che recupera Munoz e costringerà Iachini a fare scelte nell’abbondanza, anche se quasi certamente il tecnico punterà di nuovo sulla coppia d’attacco Hernandez-Dybala con Di Gennaro alle spalle come trequartista.
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