Per Tom Shields, specializzato nel delfino e campione olimpico nella 4×100 misti ai Giochi di Rio, l’International Swimming League è un sogno diventato realtà. E questa volta non è una frase fatta. “Nel 2011 in occasione dei World University Games mi sono seduto insieme a Brett Hawke Jack Roach (attuali coach degli LA Current, ndr) e alla fine del meeting ci è venuta in mente l’idea per una ‘lega da sogno’ – ha rivelato il nuotatore americano – Le competizioni internazionali sono belle, ma volevo capire se saremmo riusciti a creare un evento per le televisioni, per puro divertimento, che avrebbe potuto attirare più persone più stabilmente”. Quella lega di fantasia che Shields immaginava è nata realmente otto anni più tardi. “Avevamo pensato a un meeting con due squadre, in vasca corta, con 12 atleti per team e tempi molto stretti – ha raccontato – Senza alcun nostro coinvolgimento, Isl ha avuto la nostra stessa idea e l’ha perseguita. Mi hanno coinvolto nelle ultime fasi, non mi guardo più indietro. La considero come la sintesi del lavoro della mia vita, sono entusiasta nel vedere che così tante persone sono salite a bordo”.
Al debutto a Lewisville Shields, che in carriera ha vinto 15 medaglie mondiali in vasca corta, si è subito distinto, risultando il miglior nuotatore degli LA Current con 35 punti collezionati tra sabato e domenica. “Pensavo di poter essere veloce – ha evidenziato il campione classe 1991, vincitore nei 100 delfino e secondo nei 50 e nei 200 – Ci siamo allenati bene con la squadra, nel delfino mi trovo bene da anni”. “Shields si presenta alla tappa di Budapest, in programma questo weekend, per fare ancora meglio. “Penso che sarei potuto essere più vicino nei 200 se avessi spinto meglio in subacquea alla fine, ma purtroppo ho esitato troppo – ha ammesso – Ero alla fine di tre gare nell’arco di 20 minuti, perciò non sapevo quanta energia mi sarebbe rimasta”. In Ungheria si rinnoverà il duello con il padrone di casa Kristof Milak, il 19enne che in estate ha battuto il record del mondo di Michael Phelps nei 200 farfalla. “Sarebbe bello gareggiare contro tutti – ha sottolineato Shields tirando in ballo anche Le Clos e Dressel – Penso di far parte di questa elite, almeno in vasca corta, e credo sarebbe fantastico. E’ stato piacevole incontrare Kristof, un ragazzo simpatico e alla mano. E ovviamente adoro Chad e Caeleb, non vedo l’ora di incontrarli durante la stagione”. Prima però c’è l’appuntamento di Budapest. “Per prima cosa voglio prendermi la rivincita, non solo nei confronti di Kristof ma anche di Sebastian (Szabo, vincitore nei 50 delfino) e di altri 5-6 ragazzi”, ha concluso il nuotatore americano.