Dopo un digiuno di 12 partite il Cagliari ritrova i tre punti. E condanna verosimilmente la Spal alla retrocessione. Una rete del ‘Cholito’ Simeone in pieno recupero regala il primo sorriso a Walter Zenga e punisce oltremodo gli emiliani, autori di una prestazione generosa ma alle prese con il solito problema in zona gol. A questo punto per la salvezza, distante 7 punti, si fa durissima. I sardi invece si rilanciano raccogliendo un successo che, paradossalmente, proietta il Cagliari in corsa per un posto in Europa. Il Milan infatti è lontano appena 4 lunghezze. E la bagarre delle squadre in lotta per non retrocedere è ormai alle spalle.
Di Biagio disegna un 4-3-3 con Petagna supportato da Strefezza e D’Alessandro, Zenga risponde con un 3-5-1-1 con Joao Pedro, di ritorno dalla squalifica, dietro l’unica punta Simeone. Out tra gli ospiti Cigarini, Nainggolan e Oliva. Sorpresa tra i pali: c’è Olsen e non Cragno. La prima frazione riserva poche emozioni: gli emiliani partono meglio (chance di tacco di Vicari), ma alla fine le occasioni migliori sono per i sardi, che vengono fuori alla distanza. Letica mura la conclusione potente di Rog, Joao Pedro manda sull’esterno della rete. Nel recupero ci prova Strefezza, su sponda di Petagna. Palla alta.
Nella ripresa i sardi prendono decisamente in mano il controllo delle operazioni. Mattiello serve sulla fascia opposta Pellegrini, che sfiora l’eurogol. Poco dopo, al 10′, ci prova Simeone, che calcia tra le braccia di Letica. La girandola di cambi a cui ricorrono i due allenatori non cambia la storia del match. Anche perché la palla del gol vittoria capita sui piedi di Cerri, entrato nel finale, che spara addosso a Olsen, prima del tiro alle stelle di Petagna. Nel finale però per la Spal arriva anche la beffa. Letica respinge in pieno recupero la conclusione di Rog, sul pallone si avventa Joao Pedro che serve Simeone che insacca. Per il Cagliari, è il gol della liberazione. Per la Spal, quello della probabile condanna alla retrocessione.