I militanti dello Stato islamico hanno distrutto uno dei più famosi monumenti della città antica patrimonio Unesco di Palmira in Siria, cioè il Tetrapylon, nonché la facciata del teatro romano. Lo riferisce a Reuters il responsabile delle antichità siriane, Maamoun Abdulkarim. Palmira era stata liberata il 27 marzo 2016, dopo essere rimasta per 10 mesi occupata dall’Isis, che dopo averla conquistata il 20 maggio 2015 aveva fatto esplodere tre torri funerarie del I d.C., il tempio di Bel, il tempietto di Bal Shamin e l’arco di trionfo. L’8 dicembre, poi, il gruppo terroristico ha lanciato un’offensiva per riprendere la città, che ha effettivamente riconquistato lo scorso 11 dicembre.
Lo Stato islamico ha assassinato ieri 12 persone in diversi luoghi della città monumentale, fra cui il teatro romano. Le vittime sono quattro civili, fra cui due professori, quattro soldati delle forze governative catturati dai jihadisti e quattro membri di fazioni ribelli. I terroristi hanno tagliato le teste dai corpi. I quattro civili sono stati decapitati ieri nella piazza del museo di Palmira, mentre gli altri sono morti per gli spari degli estremisti nella vecchia base delle truppe russe, che appoggiano l’esercito siriano, e nel teatro romano.