Partiamo dalla gara d’andata, splendida ed equilibratissima, che ha visto di fronte due squadre che si sono date una fiera battaglia per 90′ e che le hanno tentate tutte per prevalere l’una sull’altra. Alla fine il 2-2 conclusivo ha premiato il Siviglia forse al di là dei suoi meriti mentre il Maribor, in vantaggio per 1-0 con Tavares e capace poi di pareggiare con un tiraccio di Vrsic ai due gol di Gameiro e di Fazio, ha dimostrato di potersela giocare alla pari contro una squadra più quotata, più capace e sicuramente più esperta.
La squadra campione di Slovenia insomma promette battaglia anche in vista della gara di ritorno nonostante il Siviglia a tutt’oggi non abbia ancora perso in Europa raccogliendo sette vittorie e quattro pareggi. Il Maribor invece passa per la prima volta oltre la fase a gironi dopo tre tentativi infruttuosi ed è alla sua prima avventura in una postseason di coppa Europea.
Una sola vittoria esterna per il Maribor, 3-1 sul campo dei belgi del Zulte Waregem nel corso della fase a gironi. Per il resto cammino non straordinario: tre pareggi e ben sei sconfitte. Il Maribor vorrebbe poter andare oltre: nessuna squadra slovena è mai arrivata agli ottavi di finale di Europa League. Dopo l’esonero del tecnico croato Cacic il Maribor è diretto dal 42enne Simundza, allenatore giovane che è stato un’autentica bandiera del club come attaccante con oltre 200 presenze. Ma stavolta l’impresa che gli viene chiesta è davvero di quelle clamorose. Anche se non impossibile vista la qualità di gioco della squadra e l’imprevedibilità della sua linea offensiva.
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