Il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, punta il dito contro Vladimir Putin. È “molto probabile” che l’ordine di usare l’agente nervino contro l’ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia Yulia in territorio britannico sia partito direttamente da Vladimir Putin. Lo riportano i media britannici. Dichiarazioni che non sono piaciute al Cremlino: “È imperdonabile” definire il presidente russo Putin il responsabile dell’avvelenamento dell’ex spia russa nel Regno Unito, fa sapere il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalle agenzie di stampa russa. “Qualsiasi menzione o riferimento al nostro presidente non è altro che scioccante e imperdonabile in termini di etichetta diplomatica”, ha spiegato.
Sul caso, il governo britannico di Theresa May ha espulso 23 diplomatici russi. Dalla sua parte tutto l’Occidente, dagli Usa alla Francia fino alla Germania di Merkel. Ora è arrivata la solidarietà anche dall’Italia attraverso un colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e la premier britannica Theresa May. Nel corso della conversazione Gentiloni ha confermato la condanna del gravissimo atto di Salisbury, la piena solidarietà italiana alle autorità britanniche nella fiducia che sapranno individuare e punire i colpevoli di un atto nel quale si è fatto addirittura uso di armi chimiche. Il premier ha sottolineato inoltre la piena legittimità della richiesta britannica ad avere risposte chiare ed esaurienti dalla Russia circa il suo ruolo in questo gravissimo episodio. I due leader hanno convenuto, infine, sulla importanza che su questa vicenda si manifesti solidarietà sia in sede Nato sia in sede europea, anche in vista del Consiglio Europeo di giovedì prossimo.
Intanto, la Russia ha annunciato venerdì di aver aperto un’inchiesta per “tentato omicidio” della figlia dell’ex spia russa Sergueï Skripal, avvelenata insieme al padre nel Regno Unito, e una per “morte” per un altro esiliato russo a Londra. Nikolai Glushkov. “Un’inchiesta sul tentato omicidio della cittadina russa Yulia Skripal avvenuto a Salisbury nel Regno Unito è stata aperta il 16 marzo”, ha annunciato in una nota il Comitato di indagine russa, organismo sotto l’autorità diretta del Cremlino.