La musica in streaming sbarca a Wall Street. Martedì Spotify debutta alla Borsa di New York lanciando così la sfida diretta a Apple Music in un un momento critico per i titoli tecnologici travolti soprattutto dall’onda lunga dello scandalo Facebook sulla raccolta dei dati. La piattaforma da 71 milioni di abbonati utilizza la procedura atipica della ‘quotazione diretta’ che gli consente di ridurre il conto della sua IPO.
In una presentazione per gli investitori online, il fondatore e CEO Daniel Ek ha sottolineato che la quotazione non sarà che una tappa di un percorso in continuo movimento. “Non ci vedrete suonare il campanello”, ha spiegato facendo riferimento alla tradizione di invitare i rappresentanti di una società ad aprire simbolicamente la sessione del giorno. Ek ha anche aggiunto che non si rispetterà un’altra tradizione che vede spesso i leader di un’azienda che entra in Borsa rilasciare interviste all’ingresso.
La ‘quotazione diretta’, con cui non sarà necessario emettere nuovi titoli, pagare commissioni alle banche per collocarli o viaggiare per il mondo per incontrare e convincere gli investitori ad acquistare, ma i titoli verranno offerti direttamente in Borsa, consentirebbe agli azionisti di Spotify di vendere le loro azioni immediatamente, mentre una introduzione classica stabilisce un periodo di attesa. La società sarà quotata sotto il simbolo Spot (Spotify Technology).