Il poligono di tiro di Tor di Quinto è sotto la lente degli inquirenti che indagano sulla strage di Fidene. I carabinieri acquisiranno carte e documentazioni nel luogo dove domenica mattina Claudio Campiti, 57 anni, ha preso la pistola con la quale ha ucciso tre persone e ne ha ferite altre tre alla riunione del consorzio Valle verde, nel quartiere alla periferia nord di Roma.
Saranno acquisiti i verbali di ingresso e uscita dell’uomo, che da tempo frequentava il poligono e ieri si è allontanato con l’arma, senza aver sparato, prima di recarsi sul luogo della strage. Alle accuse di triplice omicidio aggravato dal pericolo di fuga, dalla premeditazione e dai futili motivi, potrebbe dunque aggiungersi quella di appropriazione indebita. Ma chi indaga vuole chiarire anche eventuali responsabilità di chi era chiamato a vigilare nel poligono e a tale proposito vengono analizzati anche i video delle telecamere di sicurezza. Al momento, tuttavia, non ci sono altri indagati.
Quello delle armi era un tema ricorrente anche nei profili social di Campiti: sul suo account Facebook tra le pagine seguite ce ne sono numerose dedicate alle armi. “Militaria ingrosso’, ‘Armi e tiro’, ‘La Vetrina delle Armi’, ‘Calibro 22’, ‘Armi, manutenzione e uso’, ‘Armi da fuoco’ sono alcuni esempi.
Intanto, dopo la notte trascorsa in rianimazione, restano “molto gravi” le condizioni di Fabiana De Angelis, ricoverata ieri presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea a Roma a seguito della sparatoria. “Nelle prossime ore verrà ripetuta la diagnostica strumentale. La paziente resta sotto stretto controllo medico, in prognosi riservata”, fanno sapere dall’ospedale. Migliorano invece le condizioni di Bruna Martelli, ricoverata al Policlinico Umberto I, che “resta sotto osservazione ma le sue condizioni sono buone, non è più in prognosi riservata”. Silvio Paganini, l’uomo che ha disarmato Claudio Campiti ed è rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco al volto durante la colluttazione, “sarà dimesso oggi” dal Policlinico Agostino Gemelli.