“La mia posizione non è incompatibile con le regole del Movimento 5 Stelle. Questo perché un reato estinto dieci anni fa per prescrizione in fase di appello non può ritenersi equivalente ad una sentenza di condann”. Antonio Tasso, il candidato del M5s condannato in primo grado per aver masterizzato dei cd, non è pronto a fare un passo indietro.
Il leader cinquestelle Luigi di Maio ne aveva chiesto l’espulsione al collegio dei probiviri. Organo a cui lo stesso Tasso si rivolge: “Non mi si può assolutamente definire ‘condannato’ e incompatibile con la candidatura. Mi auguro che, con oggettività ed autonomia, il collegio valuti serenamente il mio caso senza cedere alla pressione mediatica dei nostri avversari”.