“Io difenderò gli interessi americani. Non possiamo più permettere che ci si approfitti di noi
“. Donald Trump, davanti all’assemblea dell’Onu, non cambia posizione e attacca subito sul tema “America first” che l’ha portato alla testa del più potente Paese del mondo. E, subito dopo, spara a zero sulla Corea del Nord minacciandone addirittura la distruzione. L’occasione è la 72esima assemblea delle Nazioni Unite dove oggi il presidente Usa ha parlato per la prima volta per un totale di 41 minuti.
“Dopo l’8 novembre – ha detto Trump, che è intervenuto dopo aver ascoltato il presidente francese Macron e il segretario dell’Onu Antonio Guterrez – abbiamo fatto un buon lavoro. Il mercato azionario va molto bene, la disoccupazione ha raggiunto livelli più bassi degli ultimi anni e grazie alle riforme ci son più lavoratori negli Usa, le società stanno tornando in America, portando lavoro, come non si era mai visto”.
Ed ecco il punto che gli sta più a cuore: “Come presidente degli Stati Uniti metterò sempre al primo posto l’America, proprio come voi leader dovreste sempre mettere il vostro Paese al primo posto. Tutti i leader responsabili hanno l’obbligo di servire i propri cittadini e gli Stati nazione restano il modo migliore per dare futuro migliore al mondo”, ha proseguito, aggiungendo però che “gli Stati Uniti saranno sempre amici del mondo, soprattutto dei nostri alleati, ma nessuno può più approfittare di noi, nessuno può più stringere accordi che a noi non portano nulla”.
Poi una durissima presa di posizione contro la Corea del Nord, con minaccia di “distruzione”: “Gli Usa hanno una grande forza e grande pazienza, ma se saranno costretti a difendere se stessi e i loro alleati non avremo scelta se non distruggere totalmente la Corea del Nord. Gli Usa sono pronti ma auspicabilmente questo non sarà necessario”. “Rocket man è impegnato in una missione suicida per sé e per il suo regime” ha aggiunto Trump, riferendosi al leader nordcoreano Kim Jong-Un, soprannominato ‘rocket man’, cioè ‘uomo dei razzi’, per i ripetuti test missilistici compiuti da Pyongyang.
Trump ha ricordato le sanzioni dell’Onu contro la Corea: “Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha votato recentemente all’unanimità per sanzioni ancora più dure verso la Corea del Nord, e voglio ringraziare Cina e Russia per avere dato il loro voto favorevole con gli altri membri del Consiglio Onu. Grazie a tutti, ma dobbiamo fare molto di più. È ora che tutti collaborino per isolare il regime di Kim Jong-Un”.
Dalla Corea del Nord agli “stati canaglia” in generale, il passo è stato breve: parlando dell’Iran, Trump lo ha definito un “regime sconsiderato” dicendo che è uno “Stato completamente canaglia” che “esporta violenza e caos” e ha chiesto che l’Iran liberi immediatamente tutti i prigionieri statunitensi. Quanto alla Siria, il presidente Usa ha parlato di “regime assassino” e ha affermato che il presidente siriano Bashar Assad “mette in periodo pace in tutto il Medioriente”.