Roma, 23 mar. (LaPresse) – “Le ricadute economiche del conflitto in Ucraina vanno oltre il costo dell’energia. Si registrano aumenti anche nei prezzi dei generi alimentari. A livello globale, sono cresciuti in modo quasi continuo da metà 2020, e sono attualmente ai massimi storici. Questo ha delle conseguenze tangibili per i prezzi nei supermercati”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso delle comunicazioni nell’Aula della Camera in vista della riunione del Consiglio europeo di domani e dopodomani. “Secondo i dati Eurostat – spiega -, a febbraio i prezzi dei beni alimentari in Italia sono aumentati del 5,2% rispetto all’anno scorso. In particolare, il prezzo della pasta è cresciuto di circa l’11%, quello dello zucchero e del pane di circa il 5%, quello della carne di quasi il 4%. Questi rincari dipendono da shock esterni, che ci impongono di accelerare nel percorso di autonomia strategica in campo alimentare. Questo processo è alla portata della capacità tecnologica e produttiva europea, ma richiede un impegno immediato, ad esempio l’aumento delle aree coltivabili. Allo stesso tempo, dobbiamo esser pronti a diversificare maggiormente le nostre fonti di importazione”.
Ucraina: Draghi, ricadute anche su prezzi alimentari
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