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Ucraina, dramma a Uman: missili russi uccidono 23 persone

Una nuova pioggia di missili russi si è abbattuta su diverse regioni dell’Ucraina portando ancora sangue e dolore. Il bilancio complessivo, in aggiornamento di ora in ora, è di 25 morti. Terrificante l’attacco che ha colpito la città centrale di Uman, nell’oblast di Cerkasy, finora perlopiù risparmiata dagli attacchi russi: due missili hanno centrato nella notte scorsa un condominio di 9 piani provocando, secondo l’ultimo bilancio, 23 morti, fra cui 4 bambini. A Dnipro sono rimaste uccise una donna e la figlia di 3 anni. E per la prima volta da due mesi è stata presa di mira anche la capitale Kiev.

Per il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, i bombardamenti di venerdì dimostrano che il Cremlino non è interessato a un accordo di pace: “I missili che uccidono ucraini innocenti nel sonno, tra cui un bambino di 2 anni, sono la risposta della Russia a tutte le iniziative di pace”, ha twittato. “La via della pace è cacciare la Russia dall’Ucraina“, ha aggiunto. A proposito degli attacchi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – che oggi ha ricevuto a Kiev i presidenti di Repubblica Ceca e Slovacchia, Petr Pavel e Zuzana Caputova – è tornato a chiedere sanzioni più dure: “Il male russo può essere fermato con le armi, i nostri difensori lo stanno facendo. E può essere fermato con le sanzioni, le sanzioni globali devono essere rafforzate”, ha twittato. Mentre il presidente russo Vladimir Putin è tornato a rivendicare le quattro regioni ucraine annesse: “Queste sono nostre storiche e i loro abitanti sono nativi russi”, ha detto, aggiungendo che ora è necessario “difendere e proteggere gli abitanti e la loro scelta inequivocabile di tornare a far parte della Russia”. Oltre 10 ore dopo l’attacco i soccorritori erano ancora al lavoro. Il ministero della Difesa russo ha riconosciuto gli attacchi, affermando però che i missili da crociera a lungo raggio lanciati durante la notte avevano come obiettivo luoghi in cui risiedevano le unità militari di riserva ucraine prima del loro dispiegamento sul campo di battaglia. “L’attacco ha raggiunto il suo obiettivo. Tutte le strutture designate sono state colpite”, ha dichiarato il tenente generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa, senza citare aree specifiche o edifici residenziali colpiti.Gli attacchi giungono mentre è attesa una controffensiva da parte dell’Ucraina. Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, parlando in conferenza stampa a Kiev ha detto che i preparativi sono nella fase finale: “L’addestramento sta volgendo al termine, perché oltre alle armi e all’equipaggiamento militare, i nostri militari devono essere in grado di padroneggiarli. E abbiamo ricevuto sistemi molto moderni…”, ha detto Reznikov, “vorrei ricordare che oltre alla coalizione di carri armati (che comprende principalmente i Leopard-2 più i Challenger, mentre i Leopard-1 arriveranno un po’ più tardi), stiamo aspettando gli Abrams. Non credo che gli Abrams prenderanno parte a questa controffensiva, ma i nostri equipaggi sono già partiti per l’addestramento“.

Orrore intanto per rivelazioni filtrate dagli 007 di Kiev. Il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha pubblicato l’intercettazione di una telefonata in cui un soldato russo ammette di aver ripetutamente ucciso prigionieri di guerra ucraini tagliando loro la gola dopo averli interrogati. “Una volta che abbiamo ottenuto tutte le informazioni da loro non ha più senso tenerli… Vanno eliminati”, avrebbe detto Yevgeny Suchko, 28 anni, proveniente dalla regione russa Novgorod. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il soldato russo nella telefonata ha descritto in modo molto accurato come ha tagliato la gola a una persona. “Non è la prima volta per me. Non me ne frega niente”, avrebbe detto 

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