La relazione della commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo sulle case green è stata approvata con 49 voti a favore, 18 contrari e 6 astenuti. Il nuovo testo è un compromesso che vede target più ambiziosi ma più flessibilità, tempi più diluiti e un Fondo di sostegno per gli Stati. Il prossimo passaggio è previsto nella plenaria a marzo. Ieri gli esponenti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia avevano annunciato il loro voto contrario.
Soddisfazione Pd
“Sì al cambiamento ma con più tempo e flessibilità per gli Stati membri. Il voto di questa mattina in Commissione industria ed energia è solo un passaggio del nostro lavoro, ma la nostra posizione sull’efficienza energetica degli edifici è sempre stata molto chiara, coerente e costruttiva. Costruttiva per i cittadini, per l’ambiente e per raggiungere al meglio gli obiettivi che sono quelli di minore consumo di energia, bollette più basse, case più salubri e moderne. Ciò che siamo certi le persone vogliono. Come PD per settimane, dentro il Gruppo dei Socialisti e Democratici, abbiamo costantemente lavorato e siamo riusciti a migliorare tutti gli aspetti più delicati della proposta e abbiamo ottenuto di più: più ampi margini sulle flessibilità riconosciute agli Stati membri, deroghe possibili per ragioni di fattibilità economica, tecnica e per mancanza di forza lavoro qualificata, aldilà di quelle già previste per edifici storici, protetti e di valore architettonico, svuotamento delle sanzioni e maggiore impegno sulle risorse che dovranno essere messe a disposizione”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia dopo il voto positivo della commissione parlamentare sulla direttiva Epbd sull’efficienza energetica degli edifici.