“Non volevo uccidere. L’intenzione era solo quella di prendere il numero di targa”. Così al gip Maurizio De Giulio, l’uomo che domenica ha travolto una coppia di motociclisti in Valsusa, nel torinese, causando la morte di Elisa Ferrero. L’uomo è assistito da due nuovi legali, Marco Moda e Vittorio Nizza. La Procura di Torino ha chiesto al gip la convalida dell’arresto con permanenza in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
“È completamente sconvolto, anche se sa che è nulla rispetto a quello che stanno passando i familiari”, dice a LaPresse l’avvocato Moda. A proposito dell’episodio avvenuto nel 2015, quando De Giulio avrebbe aggredito la conducente di un altro veicolo, il legale precisa: “È una circostanza che non c’entra nulla ed è tutta da verificare, non c’è nessuna sentenza su quell’episodio”.