Un bilancio tragico di 25 morti e 84 feriti. E’ il risultato di tre giorni di scontri e disordini al confine tra Venezuela, Brasile e Colombia. Lo riporta il sito di Globo citando il sindaco del comune venezuelano di Gran Sabana, Emilio González. Oppositore di Maduro, González ha raccontato di avere utilizzato rotte clandestine per raggiungere Roraima, al confine con il Brasile, dove ha chiesto aiuto internazionale domenica. Gli scontri hanno avuto al centro la chiusura delle frontiere voluta dal presidente in carica Nicolas Maduro che attribuisce uno scopo politico ed eversivo agli aiuti umanitari provenienti dai Paesi limitrofi. E, al confine con la Colombia, si sono anche svolti due concerti contrapposti organizzati dai sostenitori di Guaido e d aquelli di Maduro.
Unione Europea – “Bisogna evitare un intervento militare” in Venezuela. Lo ha dichiarato Maja Kocijancic, portavoce dell’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri durante la conferenza stampa quotidiana della Commissione europea, aggiungendo che l’Ue è in contatto con tutte le parti coinvolte nella crisi in corso. Intanto, il presidente dell’Assemblea nazionale e autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaido, è a Bogotà per la riunione del Grupo di Lima. In discussione ci sono le misure con cui imporre al presidente Nicolas Maduro di lasciare il potere.
Cina – La Cina “spera che la comunità internazionale fornirà aiuto costruttivo al Venezuela, sul presupposto di rispettare la sovranità del Paese”. Così il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lu Kang, secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa Xinhua. Il portavoce ha aggiunto che Pechino si oppone all’interferenza di forze esterne negli affari interni di Caracas e all’uso dei cosiddetti “aiuti umanitari” per obiettivi politici. “Alimentare l’instabilità o persino le rivolte in Venezuela e nella regione non è negli interessi di alcuna delle parti” coinvolte, ha proseguito Lu, aggiungendo: “Ancora una volta chiediamo al governo venezuelano e all’opposizione di cercare una soluzione politica attraverso il dialogo e consultazioni all’interno della cornice costituzionale e legale”.