Dopo le polemiche sul feto di plastica e l’intervento a sorpresa della senatrice M5S Tiziana Drago, si apre subito con un nuovo ‘caso’ la seconda giornata del Congresso delle famiglie in corso a Verona. Sulle scale di entrata della Gran Guardia, è andato in scena un battibecco tra due esponenti di Forza Nuova, iscritti al convegno, che hanno mostrato alla stampa presente il frontespizio del volantino per pubblicizzare la loro proposta referendaria per abolire la legge 194, e l’organizzazione del Congresso.
Mentre Luca Castellini, dirigente nazionale di Fn e coordinatore delle attività del nord Italia, illustrava il progetto del suo partito, è immediatamente intervenuto Filippo Savarese, direttore di CitizenGo, per chiarire che l’iniziativa non è in nessun modo riconducibile al Wcf o ai suoi organizzatori, che “non sapevano nulla”. Ne è nato un acceso dibattito, culminato con la presa di posizione di Savarese, che sollecitato da alcuni passanti, ha ribadito: “Il fascismo ci fa cagare, soprattutto quello che abbiamo subito tentando di tapparci la bocca”. Il dirigente del movimento prolife ha confermato il “rispetto per l’attività politica di tutti i partiti, ma il Congresso è un’altra cosa”. La discussione è terminata con l’esortazione agli esponenti di Forza Nuova che vorranno partecipare alla ‘Marcia per la vita’ di domani, a non utilizzare alcun simbolo, nemmeno la Croce celtica.
Un clima già piuttosto acceso, in attesa dei big che interverranno nel pomeriggio. Sul palco saliranno infatti il ministro dell’Interno Matteo Salvini, quello della famiglia Lorenzo Fontana e al titolare dell’istruzione Marco Bussetti. Presente oggi anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.