Ieri ho scritto di portieri e salvataggi in extremis. Oggi scrivo di gol: fino a questo momento il Mondiale brasiliano è quello di maggior successo sotto l’aspetto del numero di reti segnate. Prendendo le statistiche di tutte le gare fino agli ottavi di finale abbiamo contato ben 154 reti: ventidue in più rispetto a Germania 2006 e addirittura trentuno in più rispetto a Sud Africa 2010 dove tuttavia negli ottavi di finale si erano rivisti quattro reti in più rispetto alla stessa fase che ci siamo appena lasciati alle spalle.
Si tratta di un dato significativo: stessa formula ma molti più gol. Forse anche perché c’è un atteggiamento del tutto diverso sotto l’aspetto dell’attitudine delle squadre: possesso palla più in equilibrio ma molto più concentrato verso la trequarti avversaria. Se guardiamo invece la media dei gol segnati siamo già a quota 2.75 e soltanto in due Mondiale abbiamo visto più gol: l’unico davvero applicabile come termine di paragone è il dato del del 1982 (2.82 reti a gara). Quel Mondiale aveva una struttura completamente diversa da quella attuale: non trentadue squadre ma ventiquattro con una seconda fase divisa tra dodici squadre suddivise in quattro gironcini a tre. L’Italia che uscì malissimo, con tre pareggi, dalla fase a gironi, capitò con Brasile e Argentina battendole entrambe. E fu l’inizio della cavalcata verso la Coppa vinta in finale contro la Germania. Le statistiche di Germania 2006 (2.30 gol a partita) e Sud Africa 2010 (2.27) sono nettamente inferiori. Molto più possesso palla ma anche molta più sterilità offensiva e portieri meno impegnati: non si è mai tirato così tanto verso la porta avversaria come in Brasile.
Certo abbiamo avuto un altro Mondiale, completamente diverso da questo, nel quale ogni partita sembrava una specie di Luna Park: era il 1954 si giocava in Svizzera e vinse la Germania Ovest che conquistò il suo primo titolo. Il format era complicatissimo e non fu mai ripetuto: l’Italia riuscì a perdere due volte dalla Svizzera, una volta nella fase a gironi e una volta nei playout, e tornò a casa prima dei quarti di finale. Forse anche per via di questa formula, e di attaccanti straordinari ma anche difese molto allegre, si arrivò a un record di gol che oggi è impensabile: 5.38 a partita.