Passano le due squadre migliori, ancora una volta: se il Mondiale ci ha sorpreso nel corso della fase a gironi tra ottavi e quarti di finale tende invece a confermare quelle che erano le previsioni della vigilia con l’accesso di tutte le prime classificate ai quarti di finale e la conferma di Brasile e Germania in semifinale. Per i tedeschi è la quarta semifinale consecutiva, un record; per il Brasile il minimo obiettivo che la Seleçao si aspettava nel Mondiale organizzato in casa ottenuto se non altro non ai tempi supplementari e comunque con enorme sofferenza.
La vittoria del Brasile ha confermato ancora una volta la fragilità della formazione verdeoro in difesa: la Colombia ha giocato forse la sua partita peggiore concedendo un gol assolutamente evitabile a Thiago Silva e mostrando pochissimo sulle linee esterne con Cuadrado e Gutierrez mai incisivi e Rodriguez costretto a predicare nel deserto. Ma il Brasile ha concesso un rigore e ha sofferto fino all’ultimo istante: vedere la Seleçao giocare negli ultimi venti minuti nel silenzio di uno stadio atterrito e con la paura negli occhi, non è certo quello che ci si aspetta dal Brasile. E questa probabilmente è stata la miglior partita in senso assoluto dei padroni di casa. Il che è tutto dire.
La notizia più brutta per il Brasile è il terribile infortunio di Neymar: terza vertebra fratturata. La Seleçao perde il suo giocatore più rappresentativo ma anche l’uomo che era in grado di fare la differenza. Una pessima notizia per il Mondiale e per gli spettatori che perdono sul più bello quello che poteva essere un protagonista assoluto. Considerando anche l’assenza per squalifica annunciata di Thiago Silva, ammonito nella partita con la Francia, in vista della partita contro la Germania l’assenza delle due personalità tecniche più importanti, per il Brasile è la peggior notizia possibile.
Tedeschi che dal canto loro hanno piegato la Francia con una partita consistente e tatticamente molto disciplinata: concesse quelle due-tre palle gol a Bleus, i tedeschi hanno sempre la garanzia di un Neuer straordinario che riesce a fare la differenza nei momenti decisivi. Così com’è accaduto al 94’ di fronte all’ultima opportunità creata da Benzema.
Brutto da dire… ma con un Brasile così, e senza Neymar, la Germania ha davvero la sua grande occasione.