Altre conferme dagli ultimi due quarti di finale che promuovono l’Argentina e l’Olanda. In definitiva le semifinaliste che si presentano in Brasile sono quelle che erano prevedibili fin dalla vigilia del torneo anche se il percorso è stato tortuoso e se alcune sorprese non sono mancate. È vero che l’Olanda ha sofferto fino ai calci di rigore, correndo più rischi del necessario: ma la partita è stata dominata dagli Oranjie che hanno concesso pochissimo al Costa Rica, mai davvero pericoloso e tra pali, traverse e miracoli del solito Navas, avrebbero potuto chiudere la partita molto prima dello spareggio dagli undici metri. Paradossalmente la splendida Olanda vista nella fase a gironi sembra aver perso confidenza e sicurezza di sé nelle eliminatorie dirette. Però l’Olanda è anche riuscita in un’impresa non da poco: per la prima volta è riuscita a superare indenne supplementari e rigori ai Mondiali che fino a questo momento erano sempre stati fatali agli Oranjie. Tra i tornei major l’Olanda aveva vinto solo agli Europei contro la Svezia ai rigori, 5-4, nel 2004: per il resto solo delusioni. E Van Gaal ha sorpreso tutti con un cambio clamoroso e inatteso: quello del portiere che al 121′ ha visto entrare tra i pali Tim Krul, portiere del Newcastle, al posto del titolare Cillessen. O Kruul dava maggiori garanzie a Van Gaal perché aveva preparato la fase dello spareggio ai rigori nei minimi dettagli, o anche quelli del Costa Rica non si aspettavano nulla del genere. Fatto sta che Krul ha parato due penalty e in entrambi i casi Van Gaal ha avuto ragione.
L’Argentina dal canto suo vince con merito una partita che ha visto il Belgio giocare meno bene del solito: i diavoli rossi avevano avuto il merito di uscire sempre alla distanza, di segnare gol decisivi negli ultimi venti minuti. Stavolta l’Albiceleste ha dimostrato anche di sapersi difendere e con un certo ordine e la differenza l’ha fatta l’esperienza: l’Argentina ha portato la gara dove voleva dopo il bel gol di Higuain e non ha consentito al Belgio di rimettere il risultato in discussione. Non la miglior partita possibile, certo non una squadra spettacolare; ma quest’Argentina si è dimostrata pragmatica concreta e piuttosto sicura di sé nonostante le tegole che continuano a piovere intorno alla testa del CT Sabella. Dopo Aguero si è infortunato anche Di Maria, giocatore decisivo nelle ultime due partite: anche per lui il Mondiale è finito e i ricambi cominciano a scarseggiare.
Se il Brasile dovrà affrontare la Germania senza Neymar e Thiago Silvia all’Argentina contro l’Olanda mancheranno Di Maria e Aguero: pronostici incerti che consigliano di leggere con attenzione altre statistiche per interpretare la gara in modo più ampio e non solo attraverso un banale pronostico secco.