Il mondo della cultura perde un suo importante rappresentante: è morto a Roma all’età di 87 anni Vittorio Sermonti. Narratore, saggista, traduttore, regista di radio e tv, giornalista, docente di Italiano-Latino al liceo Tasso di Roma e di tecnica del verso teatrale all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, poeta e lettore di poesie, Sermonti è stato un intellettuale dai mille volti. A lui si deve la diffusione al grande pubblico della Divina Commedia: tra il 1987 e il 1992 ha registrato per Raitre l’intera opera introdotta da cento racconti critici. Tra il 1995 e il 1997 ne ha replicato la lettura, ampliando le introduzioni, nella basilica di San Francesco a Ravenna, davanti a migliaia di persone di ogni età, ceto, grado di istruzione; tra il 2000 e il 2002, aggiornando via via la parte critica, ai Mercati di Traiano e al Pantheon di Roma; dal 2003 al 2005 a Firenze (Cenacolo di Santa Croce) e a Milano (S. Maria delle Grazie); nel 2006 a Bologna (Santo Stefano). In letture di singoli canti si è prodotto per tutta Italia, ma anche in Svizzera, Spagna, Regno Unito, Argentina, Cile, Uruguay, Israele, Turchia.
Qualche giorno fa l’ultimo messaggio su Twitter: “Cari amici, mi prendo qualche giorno di riposo. I vostri commenti mi faranno compagnia”.