Undici persone sono rimaste ferite durante un attacco di uomini armati nella sede di Save the Children nell’est dell’Afghanistan, hanno riferito le forze dell’ordine e alcuni testimoni.
“Intorno alle 9:10 (ora locale) di mercoledì un’autobomba è esplosa all’ingresso della sede dell’Ong nel distretto di polizia tre di Jalalabad”, ha commentato Attaullah Khogyani, il portavoce del governatore del Nangarhar, la regione al confine con il Pakistan in cui si è verificato l’attacco. “Un gruppo di uomini armati ha poi fatto irruzione nell’ufficio. Finora 11 persone ferite sono state portate in ospedale”
Once personas heridas en un ataque contra la sede de Save the Children en Jalalabad (Afganistán) https://t.co/gZxDqxSCi4 pic.twitter.com/RU5afd9Ro5
— Europa Press (@europapress) 24 gennaio 2018
Un testimone che si trovava all’interno del compound, Mohammad Amin, ha detto ad Afp di aver udito una forte esplosione. “Siamo scappati e ho visto un uomo armato colpire il cancello principale con una granata. Mi sono buttato dalla finestra”, ha raccontato. “Potrebbe essere un attacco più complesso: ho sentito colpi di arma da fuoco arrivare da dentro gli uffici”, ha detto un altro testimone. I media afgani mostrano una colonna di fumo nero alzarsi dall’edificio e quello che sembra essere un veicolo in fiamme. L’attacco non è ancora stato rivendicato.
La provincia di Nangarhar è una roccaforte dello Stato Islamico e conta una forte presenza di Talebani. Per questo nella regione Stati Uniti e Afghanistan stanno portando avanti numerose operazioni terra-aria. L’attacco di mercoledì mattina arriva pochi giorni dopo quello del 20 gennaio all’hotel Intercontinental a Kabul, rivendicato dai talebani e che ha causato 43 morti