“Siamo di fronte a un perfetto scandalo bipartisan”, così Danilo Toninelli, in un’intervista a TiscaliNews, parla del contartto tra lo Stato e Autostrade per l’Italia. “Una vergogna consumata a mio avviso alle spalle dello Stato e dei cittadini. Mi riferisco all’atto più importante: alla ‘Convenzione unica’ del 2007 (che ha sostituito gli accordi già in essere dal 1999 ndr) siglata dal secondo governo Prodi e blindata subito dopo normativamente da Berlusconi nel 2008. Guardi, purtroppo si tratta del solito sistema dei vecchi partiti”.
“Una delle anomalie peggiori – ha aggiunto il ministro dei Trasporti – sta nel ginepraio regolatorio che genera confusione di ruoli sulle verifiche di sicurezza. Ma per fortuna il Codice della strada addebita chiaramente la responsabilità sostanziale al concessionario. Dopo quello che è successo a Genova, i giganteschi danni morali, materiali e persino l’allarme sociale procurato, mi sembra che ci siano profili pesantissimi di inadempienza da parte del concessionario”. E sulla privatizzazione risponde: “Chiedetelo ad esempio a Massimo D’Alema, secondo cui fu giusto svendere i gioielli di Stato ai soliti ‘prenditori’ per un piatto di lenticchie”.
“Altri gestori autostradali negligenti? È una valutazione che faremo di volta involta, ma rinegoziando tutte le concessioni metteremo il timbro dello Stato”, ha poi dichiarato al Gr1.