Le prese di posizione riguardanti la Banca d’Italia devono essere “ispirate a esclusivi criteri di salvaguardia dell’autonomia e indipendenza dell’Istituto” e “nell’interesse della situazione economica del nostro Paese e della tutela del risparmio degli italiani”. Il Colle affida a una agenzia straniera il pensiero del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che bacchetta duramente il Partito democratico. Alla Camera oggi è stata, infatti, approvata una mozione a firma Dem sulle iniziative di competenza del governo in merito alla nomina del Governatore di Bankitalia. Iniziativa che evidentemente risponde agli ultimi retroscena di stampa che vedrebbero una riconferma di Ignazio Visco a palazzo Koch.
L’azione parlamentare, si evince da quanto fa trapelare il Quirinale, entra a gamba tesa su compiti e ruoli definiti che ogni istituzione ha in carico, e che Mattarella ha sempre difeso tenendoli separati. Insomma Bankitalia non può essere tirata in ballo per faide politiche relative alla vicenda di banca Etruria, ma solo, rivendica il capo dello Stato, nell’esclusivo interesse del Paese. Inoltre questo principio può essere salvaguardato se tutti gli organi della Repubblica agiscono “nel rispetto del proprio ruolo”.
Visco, governatore dal 2011, terminerà il suo mandato il prossimo 31 ottobre e da giorni gli organi di stampa danno per certo una sua riconferma, voluta, sempre secondo indiscrezioni, sia dal premier Paolo Gentiloni che da Mattarella. Di fatto la nomina del presidente di Bankitalia è regolata dall’articolo 19 della legge 28 dicembre 2005, nella quale l’incarico è disposto con decreto del presidente della Repubblica, dopo la deliberazione del Consiglio dei ministri e sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d’Italia. Insomma, usando una metafora calcistica, oggi c’è stata una invasione di campo parlamentare, verso la quale Mattarella ha tirato fuori il cartellino rosso.