Ci sono partite che nascono sotto una stella particolare: e Bari-Latina è di sicuro una di queste. Anche se non si sa bene di che stella si stia parlando se non quella dei tifosi. Per la società Bari è un momento drammatico, ma anche di rinascita. Tra poche ore ci sarà l’appuntamento in tribunale per aggiudicarsi all’asta fallimentare la proprietà del ramo sportivo del club. Si parla di almeno quattro o cinque potenziali acquirenti che dovranno depositare una cauzione di tre milioni di euro a fronte di una base d’asta di 4 milioni e 300mila euro. C’è una cordata barese pronta a coinvolgere la famiglia Rotenberg, già proprietaria della Dinamo Mosca; si parla di una famiglia russa, di un gruppo di industriali turchi rappresentati da alcuni avvocati baresi, di un imprenditore romano e di un altro bresciano.
Ma nel frattempo c’è anche il campo che vede la squadra guidata dal capitano Defendi (a sinistra nella foto dopo un gol) che nonostante il difficilissimo e incerto momento societario è in serie positiva da sette giornate e ha portato a casa ben cinque vittorie. La squadra allenata da Alberti, zitta zitta, si è portata fuori dalla situazione di imbarazzo che rischiava di portare alla zona retrocessione ed è a quota 46 punti in una comoda undicesima posizione. Il tutto mentre i tifosi sono scatenati: quasi 20mila persone con il Cesena, altrettante con l’Empoli battuto per 3-0. E ora dopo il successo contro il Varese i tifosi del Bari vogliono addirittura battere il record di presenze all’interno di uno stadio di Serie B staccando oltre 25mila biglietti. Impresa praticamente già riuscita in prevendita.
Un messaggio chiaro della città a quello che sarà il nuovo proprietario: la città è pronta e matura da un pezzo a un progetto che sia davvero ambizioso. Ora chi si deve fare avanti lo faccia e con convinzione: e troverà un San Nicola pieno ed entusiasta.
La partita con il Latina è interessantissima. La squadra di Breda arriva da tre vittorie consecutive, molto autorevole quella ottenuta contro il Novara per 4-1, ed è in terza posizione. Insomma, sognare è lecito sui fronti: anche se a Bari si è reduci da un fallimento e bisognerà ricominciare da capo.
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