Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso la “riabilitazione” a Silvio Berlusconi. Il Cavaliere potrà quindi essere candidabile dalle prossime elezioni. Lo ha riferito il ‘Corriere della Sera’, sottolineando che la decisione cancella tutti gli effetti della legge Severino, scattati dopo la condanna a 4 anni per frode fiscale (di cui 3 coperti da indulto) che il tribunale di Milano ha inflitto nel 2013 al leader di Forza Italia nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Se si dovesse tornare alla urne, Berlusconi potrà quindi presentarsi alla Camera o al Senato.
I legali del leader di Forza Italia hanno fatto ricorso contro la legge Severino anche davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Per la difesa di Berlusconi la legge ha avuto sulla sua posizione giuridica un effetto retroattivo. L’udienza di fronte ai giudici di Strasburgo si è svolta il 27 novembre dell’anno scorso alla presenza di oltre 500 persone accreditate tra le quali una cinquantina di giornalisti. La decisione è prevista per il prossimo autunno, quando però l’ex premier potrebbe anche non averne più necessità ai fini dell’agibilità politica, visto che ha ottenuto il parere favorevole del tribunale di Sorveglianza e in caso di elezioni potrà tornare in campo.
Contento per la decisione dei giudici Matteo Salvini, che afferma: “Berlusconi che torna candidabile è una buona notizia per lui, e ne sono davvero felice, e soprattutto per la democrazia”. Ma la soddisfazione è grande soprattutto in Forza Italia. “Giustizia è fatta. Finalmente il nostro leader Silvio Berlusconi ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la ‘riabilitazione'”, scrive su Facebook Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera dei deputati. “Un calvario durato 5 anni – aggiunge Gelmini – che non ha permesso al presidente Berlusconi di essere candidato come milioni di italiani gli chiedevano. Ora l’Italia potrà contare ancora di più su di noi”.
“Parziale giustizia a solenne ingiustizia, aspettando Strasburgo”, è il tweet laconico dell’ex presidente del Senato Renato Schifani.
Felice per il leader anche il senatore Antonio Razzi. “La riabilitazione estingue le pene accessorie e ogni altro effetto penale della condanna ed allora Sivio Berlusconi potrà essere ricandidato nel caso di dovesse ritornare alle urne”. “L’ho sempre detto – dichiara – che fare fuori il Cavaliere è stata ingiustizia. Con Berlusconi in campo in prima persona alle elezioni politiche la musica sarebbe stata e sarà diversa. Faccio gli auguri al Cavaliere Sivio Berlusconi per la bella notizia che gli restituisce i suoi diritti pieni”.