Una nuova sfida, ancora più ambiziosa, per Bio-on: la società emiliana, impegnata nella produzione di bioplastiche a partire dagli scarti agricoli, si prepara a utilizzare come fonte di carbonio per i propri polimeri naturali e totalmente biodegradabili anche l’anidride carbonica catturata nell’atmosfera.
Una “materia prima” a costo zero che va ad aggiungersi ai melassi di barbabietola e canna da zucchero, agli scarti di frutta e patate, al glicerolo e all’olio di frittura esausto. Con un vantaggio in più: il processo industriale porterà anche a una riduzione della CO2 presente nell’aria che respiriamo. La realizzazione del progetto sarà affidata a Lux-on, una nuova società che vedrà presente nel capitale anche Hera, inizialmente con un 10%, ma con la possibilità di portarsi fino al 49,9%. Questo sulla base di un accordo che il presidente esecutivo della multiutility, Tomaso Tommasi di Vignano, definisce “la rappresentazione di una naturale comunione di intenti e di una alleanza che crediamo possa essere sviluppata con grande successo anche oltre il nostro territorio e in diversi ambiti di intervento”.
I laboratori ed il primo impianto del nuovo progetto Lux-on verranno costruiti nel 2019 vicino allo stabilimento industriale di Bio-on Plants a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, e non faranno uso di fonti fossili, dal momento che l’energia elettrica arriverà da impianti fotovoltaici. Il sito sorgerà su un’area di 1.500 metri quadrati, di cui 600 coperti, e avrà una capacità produttiva flessibile ed espandibile rapidamente. “Siamo particolarmente orgogliosi di dare concretezza ad un sogno dell’umanità come catturare CO2 dall’atmosfera per produrre materiali innovativi come il nostro biopolimero Phas”, afferma Marco Astorri, presidente e ceo di Bio-on, “siamo pronti ad affrontare questa nuova sfida che allargherà ancora di più nei prossimi anni i nostri clienti, consolidando il primato dell’Italia nella produzione di biopolimeri di alta qualità nel mondo”. L’annuncio di oggi rappresenta l’ennesima pietra miliare per la società nata nel 2007 e quotata nel 2014, che quest’anno ha già presentato una controllata dedicata alla commercializzazione di una soluzione per il rilascio controllato nel terreno di fertilizzanti basati sull’urea, oltre a una business unit specializzata nello sviluppo di materiali ad alta tecnologia destinati alla moda e al lusso.