Tutto sommato sono d’accordo con José Mourinho che proprio ieri ha dichiarato che la finale per il terzo posto è una partita decisamente evitabile. La Fifa la pretende: perché serve a ridisegnare la classifica internazionale assegnando punti che possono risultare decisivi per i prossimi sorteggi e perché a ogni posizione e a ogni vittoria corrisponde un premio in denaro che va alla Federazione. Gli sponsor pagano. E paga anche il pubblico: la finale per il terzo posto è comunque una partita in più per la programmazione televisiva, per i botteghini e per la visibilità dei marchi commerciali legati al Mondiale. Quindi si deve giocare.
Anche se né il Brasile né l’Olanda in questo momento hanno il desiderio di scendere in campo: la stragrande maggioranza dei giocatori coinvolti nella partita in programma questa sera alle ore 22 a Brasilia tra due settimane sarà già con la propria squadra. Bundesliga e Premier League ricominciano il campionato tra meno di un mese e per ripulirsi corpo e testa dalle tossine di una preparazione fisica e psicologica di questo Mondiale due settimane di stacco non basteranno di certo. Soprattutto ai giocatori del Brasile che saranno perseguitati anche nelle settimane a venire dall’incubo del 7-1 subito dalla Germania.
Si è parlato moltissimo del peso e della pressione che i giocatori brasiliani hanno dovuto sopportare nel corso di questi ultimi due mesi: un peso pagato a caro prezzo ma venduto in modo eccellente dalla Confederaçao Brasileira do Futebol che ha addirittura allestito una televisione online attiva 24 ore su 24 per seguire minuto dopo minuto tutto il Mondiale insieme alla Seleçao. Telecamere ovunque: sul campo di allenamento, in palestra, in piscina, in sala da pranzo, in giardino e in piscina durante i momenti di relax e persino in camera da letto per documentare le ore di libertà dei giocatori. Peggio del Grande Fratello: una pressione che alla lunga ha letteralmente sgretolato il Brasile che alla prima prova di maturità è crollato sotto il peso delle responsabilità e di un intero paese.
Anche se in Brasile la percentuale di tifosi tristi, ma non troppo, di fronte alla debacle con la Germania è in aumento. Basta fare un giro su uno dei tanti forum che nel paese stanno dibattendo la clamorosa sconfitta contro i tedeschi: secondo molti brasiliani questa pesante débâcle farà bene alla squadra e al paese… “abbiamo bisogno di altro e non certo di un successo al mondiale che avrebbe narcotizzato il Brasile illudendolo che le cose vanno benissimo così”. Una voce che si riallaccia alle tante proteste precedenti a questo mondiale e che ci ricordano che in Brasile, tra poco, ci saranno le elezioni: e che gli scandali legati alla corruzione di questo Mondiale potrebbero tornare a galla almeno quanto la vergogna della sconfitta subita in semifinale.